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22/05/12

Cosa fare prima, durante e dopo il Terremoto

In caso di terremoto, il rispetto di alcune semplici norme rappresenta un fattore determinante per la diminuzione dei danni alle persone.
I comportamenti si riferiscono a tre momenti: prima, durante e dopo il terremoto.

PRIMA
Prima che arrivi un terremoto è importante:
- sapere se si è in una zona a rischio
- sapere quali sono i punti più sicuri della propria abitazione (dove sono i muri portanti, le travi in cemento armato) e del luogo di lavoro
- sapere dove sono gli interruttori generali della luce, del gas e dell'acqua
- sapere se vi sono uscite di emergenza
- sapere dove sono gli spazi aperti sicuri vicino alla propria casa e al luogo di lavoro
- assicurarsi che tutte le persone che vivono con noi sappiano cosa fare

SE ARRIVA IL TERREMOTO... (alcuni fra i più importanti comportamenti da adottare in caso di terremoto):
DURANTE
Durante un terremoto non c'è molto tempo per riflettere, bisogna sapere subito cosa fare. E' molto importante rimanere calmi e reagire con prontezza, non solo se si è nella propria casa, ma anche nei luoghi di lavoro, nei negozi, nei luoghi affollati o per strada. Il pericolo maggiore è quello di essere colpiti da oggetti che cadono.
DOPO
Quando la scossa è finita, ci possono essere danni agli edifici o addirittura morti e feriti. E' molto importante verificare subito lo stato di salute di chi ci è vicino ed è necessario accertarsi che non vi siano principi di incendio. Quindi bisogna raggiungere gli eventuali centri di raccolta stabiliti dai piani di emergenza e collaborare con la protezione civile. Le linee telefoniche sono di vitale importanza per lo svolgimento delle operazioni di soccorso. Usate il telefono solo in caso di assoluta necessità. 



Fonte http://www.publiweb.com/service/terremoto.html

21/05/12

Come uscire di casa in tempo al mattino (e non fare tardi al lavoro!)

Alcuni piccoli ma utili consigli su come risparmiare tempo al mattino ed evitare corse affannose verso il posto di lavoro!

Istruzioni
  • 1
    - fate il bagno o la doccia di sera.
    - Preparate il pranzo la sera prima.
    - Apparecchiare per la colazione la sera, subito dopo cena.
  • 2
    - stabilite un orario per l’uso del bagno.
    - Prevedete un margine di tempo per gli imprevisti.
    - Rifate il letto appena alzati.
  • 3
    - lavate subito i piatti se non avete la lavastoviglie.
    - Preparate la sera prima i vestiti da indossare.
    - Accendete la radio anziché la televisione.
  • 4
    - mettete una sveglia in ogni stanza, anche in bagno!
    - Dedicatevi alla lettura del giornale verso sera.
    - Riponete le chiavi ogni giorno nello stesso posto.
Fonte
http://it.ewrite.us/come-uscire-di-casa-in-tempo-al-mattino-e-non-fare-tardi-al-lavoro-50895.html

18/05/12

Colloquio di lavoro

Dieci consigli per un buon colloquio di lavoro

  1. giocati bene la telefonata per l’appuntamento: il colloquio comincia da lì. Se ti trovi in una situazione poco opportuna per parlare, dillo francamente e proponi un altro momento. Evita di rispondere a monosillabi o di gridare per superare il rumore del traffico. Se l’appuntamento è concordato via e-mail, allo stesso modo sii puntuale nelle risposte e cura la comunicazione (apertura, saluti, ecc)
  2. arriva puntuale: non credo serva dire altro. Se per imprevisti – che i treni possano ritardare di venti minuti non è un imprevisto :) – sei in ritardo, avvisa chi ti sta aspettando. All’arrivo, scusati ma non dare a questa parte più spazio del necessario (se ti si è rotta la macchina non serve narrare per filo e per segno tutte le telefonate che hai fatto, quello che ti ha risposto il meccanico, ecc). Se sei in anticipo, individua il luogo del colloquio, fai un giro in zona e ritorna all’ora concordata
  3. presentati “a viso aperto”: guarda negli occhi la persone/le persone che ti accolgono, scambia la stretta di mano (niente mani di stracchino o tenaglie) e sorridi a chi hai di fronte. Un po’ di emozione c’è sempre. Se dopo le prime presentazioni ti rendi conto che ce n’è troppa, piuttosto che cominciare un colloquio con il batticuore, chiedi un bicchiere d’acqua
  4. vestiti e preparati per l’occasione: quale sia l’abbigliamento giusto dipende dal contesto, dall’azienda e dalla posizione per la quale ti proponi. In certi ambienti il vestito coordinato con cravatta è d’obbligo per i ragazzi, così come il completo per le ragazze. In quelli più creativi, un certo stile eccentrico è sempre apprezzato. Cerca di capire quale sia il livello di formalità dell’azienda alla quale ti proponi, e nel dubbio stai un gradino sopra. Non trascurare capelli, trucco, accessori e profumo (occhio alle scie mortali di vaniglia o vetiver)
  5. metti tutto in positivo, anche le critiche: non fai una grande impressione se srotoli critiche acide su colleghi, datori di lavoro, clienti… Questo non significa nascondere lati di insoddisfazione dell’esperienza in corso o di esperienze passate, ma ponili come tue possibilità di crescita. “Il mio capo non capisce che lavoriamo come dieci anni fa e non ne vuole sapere di spendere per corsi di formazione” suona molto meno promettente di “Cerco un ambiante più stimolante e aperto alle novità, che mi permetta di essere aggiornato e migliorare la qualità di quello che faccio.” O ancora “Tra i miei colleghi ce ne sono un paio che non sopporto, sembra che tutto quello che fanno loro sia un segreto” dovrebbe diventare “Credo che l’unico modo per crescere sia lavorare in modo trasparente e condividendo la conoscenza, soprattutto tra colleghi
  6. tieniti pronto le risposte per le domande più classiche: sono di solito quelle che riguardano la motivazione personale. “Perché vorrebbe lavorare qui?“. Tieniti pronto le risposte anche per le domande più scomode. “Quale è l’attività che ha gestito con meno successo e perché?
  7. studiati bene il sito web e il resto della comunicazione aziendale: ci sono dei dettagli che fanno subito entrare in sintonia. Usare lo stesso linguaggio, fare riferimento a un evento alla quale l’azienda ha partecipato da poco e così via. Insomma, essere già vicini fa percepire una buona intesa futura
  8. non contraddirti: molto probabilmente il colloquio non sarà uno solo, ma ci saranno almeno due incontri, magari con persone diverse. All’interno dello stesso colloquio, ci possono essere più domande per sondare lo stesso aspetto. Ricordati sempre di essere coerente con quanto hai scritto nel CV e di mantenere la stessa versione dei fatti nei diversi incontri
  9. se decidi di mentire su quello che sai, tieni conto che – se tutto va bene – toccherà a te imparare in fretta: la situazione del colloquio è simile a un gioco delle parti. Nessuno si aspetta che il candidato dica tutta e solo la verità. Essere brillanti e ‘vendersi’ un po’ meglio di quello che si è non è certo un punto a sfavore. Ma non esagerare. Se poi vieni messo alla prova – per esempio con un breve test – o se il colloquio è l’inizio di una collaborazione professionale, puoi compromettere subito la fiducia nei tuoi confronti o metterti in situazioni imbarazzanti
  10. parla di soldi, ma non nei primi dieci minuti…: anche qui dipende molto dal contesto aziendale, spesso ci sono stili diversi. Come regola generale, dai a questo aspetto il giusto spazio. Se hai delle aspettative, falle presenti e vai a fondo su tutti i punti che vuoi chiarire (contratto, benefit, piani di crescita, ecc). Ma non farne l’argomento principale dell’incontro o la prima domanda appena ti viene passata la palla.

 Fonte http://www.miriambertoli.com/blog/un-mix/dieci-consigli-per-un-buon-colloquio-di-lavoro

03/05/12

Tocco di LI'LLA'

Cari lettori, vi voglio presentare il blog di Silvia Brentegani - Tocco di Lillà .

Mi piacciono colori, forme e materiali. Con questi ho sempre creato, recuperato e comunicato. Tutto mi incuriosisce: natura, cose e persone. Tutto continua ad incuriosirmi.
- dice Silvia.

In uno dei suoi ultimi post Silvia ha condiviso con i suoi lettori un altro utilizzo dei vasetti dello yogurt. Da anche l'idea come creare un biglietto per una Comunione e la busta per contenere il biglietto.